sabato 23 gennaio 2010

Due ore in paradiso

22.01.10

Oggi 2 ore di pesca nel paradiso di Bocca di Serchio : una giornata invernale, ma con il sole spendeva nel ciole, si rispecchiava nell’ acqua del Serchio e che mi riscaldava tutto il corpo .

Nell’ acqua, tornata al suo livello nornale dopo l ‘ultima piena si rispecchiano anche gli alberi., il colore verde della natura e’ dappertutto. Un ambiente bellissimo nel Parco Naturale di Migliarino S.Rossore , a farmi compagnia piccole barchette di pescatori parcheggiate sulle sponde, il cinguettio degli uccelli e il rumore in lontananza delle onde del mare. I pesci se ne sono stati tranquilli in acqua e non hanno abboccato alla mia esca, ma io ho raggiunto il mio obbiettivo: per 2 ore sono entrato nel mio paradiso.

azi am petrecut 2 ore pescuind in paradis...adica pe malul raului Sergio. era o zi de iarna si totusi soarele zambitor si cald care se oglindea in apa imi mangaia tot corpul. Apa si-a revenit la nivelul ei normal dupa ultima ploaie si dupa ultimele inundatii. primavara este aproape si totul a inceput sa devina verde. Ambianta superba a parcului natural Migliarino S.Rossore, mici barci de pescari prinse la tarmcare imi faceau companie, ciripitul diferitelor pasari si sunetul valurilor apei care se loveau de mal… Pesti au stat cuminti in apa si nu au vrut sa muste din momelile mele, dar eu mi-am indeplinit obiectivul: doua ore am stat in Paradisul meu.

Ho pensato che negli ultimi anni in cui sono stato in Romania, alcune persone che sono state vicino a me mi hanno messo in testa 1.000 cazzate riguardo ad alcune cose che sarebbero veramente importanti nella vita.


Ho dimenticato quello che voglio io veramente.Per far felice altre persone, ho dimenticato quello che mi piace fare, quello che per me era imporante e ho creduto che le cose importanti sono: avere la piu’ costosa delle macchine, il telefono piu costoso, apparire su riviste, in televisione (anche se poi magari, stai in una casa in affitto o in una casa schifosa), altrimenti non esisti!
I piu ganzi poi, si mettono in mostra in una delle discoteche piu’ alla moda di Bucarest, Bamboo. Questa e’ la filosofia che governa in Romania che mi ha influenzato la vita e l’ha resa un inferno..
Tornato in Italia, nella mia casa , vicino ai miei cari, mi sono svegliato e mi sono ricordato che di fatto la mia vita vera e’ fatta di liberta, montagna, mare, stare con i veri amici e con la famiglia.



Mi-au fost bagate in cap in ultimii ani petrecuti in Romania, de catre persoane apropiate mie, 1000 de prostii despre lucrurile care ar fi cu adevarat importante in viata! Am uitat, cu gandul sa fac pe plac unora si altora, ce imi place mie sa fac, am uitat ce era pentru mine important si am inceput sa cred ca lucrurile importante in viata sunt: sa ai cea mai scumpa masina, cel mai scump telefon, sa apari in reviste si la televizor (chiar daca stai cu chirie sau ai o casa de rahat), caci cica altfel …NU EXISTI! Oricum, cei mai “smecheri” romani se afiseaza intr-una din cele mai la moda discoteci din Bucuresti, Bamboo. Asta e filosofia ce guverneaza tara si care imi a influestat si mie viata si facut-o un infern. Intors in Italia, in vila mea, alaturi de cei dragi, m-am trezit si mi-am aduis aminte ca de fapt, viata reala inseamna libertate, aer curat, munte, mare, sa stai cu prietenii adevarati si cu familia.

mercoledì 20 gennaio 2010

I bonsai, la mia grande passione

Un giorno mio zio Gerardo durante una delle sue passeggiate in montagna porto un piantina di ulivo che aveva raccolto, dicendo che ci avrebbe fatto un bonsai. Io la guardai : “un bonsai ???”, aveva qualche rametto qua e la,pochissime radici, un tronco piuttosto legnoso, semprava una pianta vecchia che per qualche motivo non era riuscita a crescere o per qualche altro motivo era stata rotta, bruciata, mangiata ... chi sa? Pero’ sentivo che quella piantina avava qualcosa da dire, aveva una storia. Io non so perche’ma rimasi incuriosito e decisi che anche io un volevo un bonsai.
Avevo 14 anni, cominciai a chiedere ai nonni ed ai genitori come si fa un bonsai e venne fuori un piccolo manuale del bonsai, che spiegava le basi per la coltivazione: come tagliare i rami, ancorare le radici al vasetto, dare la forma ed i vari stili. Allora mi armai anche io di uno zainetto e una palettina e andai con la bici sul monte di S. Giuliano a alla ricerca del mio bonsai. Quhe giono tornai a casa con tre o quattro piantine di ulivo, presi dei vasetti di plastica, un po di terra dal mio giardino e li misi in fila lungo il muro.
Da quel giorno naque una fortissima passione per questi alberelli affascinanti, che pur essendo piccoli raccontano la storia della loro vita nel corso degli anni .
Ogni giorno li guardavo: il colore, la corteccia, le nuove foglie, gli insetti seguivo ogni loro piccolo movimento. Col passare degli anni il numero delle piante cresceva sempre di piu, ne avevo piu’ di 200, non sapevo piu dove metterli, e allora il mio babbo mi compro’ una serra bellissima che montammo in una parte di giardino: era grandissima 4 m di larghezza e 12 m di lunghezza. Arrivato a 18 anni, cominciai a frequentare il Club. Si chiamava : “L’ Arte de Bonsai”. Compravo riviste, andavo alle varie mostre, dimostrazioni e seminari. Facevo delle lunghissime passeggiate su per i monti, solo col mio zainetto pieno di attrezzi alla ricerca di un’ altra pianta speciale, un’a ltra amica da aggiungere alle altre. La mia passione era talmente forte che alla fine del liceo, quando dovevo scegliere la Facolta’ a cui andare decisi: Agraria , Scienze Forestali e Ambientali, per sapere tutto su quegli alberetti parlanti.
Vi Faccio vedere come ho trasformato una quercia da sughero raccolta in natura in un pre-bonsai:




Quercia da sughera in natura 29.05.95


La pianta e' stata potata e trapiantaa in un vaso provvisorio in attesa di essere lavorata e trapiantata nuovamente in n vaso da bonsai



11.1995 la piana ha fatto nuova vegetazione


11.1995 la pianta e' stata legata con del flo metallico ed i rami sono stati spiegati per dare la prima impostazione alla pianta. lo stile scelto e': Madre e figlio



un anno dopo dall' ultima potatua 27.08.96, il Pre-bonsai ha fratto nuova vegetazione ed e' pronta per essere travasata in un vaso per bonsai ed essere messa in mostra

lunedì 18 gennaio 2010

Il testamento

Oggi rovistando nell'armadio tra i miei vecchi quaderni del liceo mi e' venuto alla mano un foglio ...


05.1994
Alla fine del liceo io ed il mio compagno di classe Simone, sentivamo che eravamo alla fine di una fase importante della nostra vita e quindi abbiamo sentito lesigenza di scrivere un testamento cherimanesse indelebile per tutti i tempi.
Quindi ho deciso di pubbliarlo perche' il mondo intero potesse leggerlo e fare un buon uso:






resto avrete la tracrizione in italiano e in rumeno.

Testamento

In quale modo Bongio e Alex riempivano le loro noiose giornate, beh, e’ presto detto: si sfinivano dalle SEGHE, Cosi’ passo’ gran parte della loro adolescenza, alla ricerca di nuove posizioni, di nuovi strumenti per procurarsi piacere . Non lo facevano mai insieme perche’ erano si segaioli, ma non finocchi!! Prima di proseguire questo racconto avvertiamo il lettore o piu’ che altro lo invitiamo a seguire i nostri metodi: “ Che tutti i popoli del mondo ne seguano l’esempio perche’ adesso loro sono LEGGENDA.
Proseguiamo il racconto: Un di; il Dio delle SEGHE invito’ i due segaioli nel suo palazzo prostituzionale dove dette loro una targa di riconoscimento-seghe : essi infatti si erano fatti piu’ seghe in pochi anni che tutti gli uomini del mondo dalla notte dei tempe . Una impresa del genere doveva essere festeggiata ed essi si esibirono davanti ad una folla estasiata dal delirio, in uno spettacolo che presto divento’ famoso:
Schizzarono infatti per piu’ di tre giorni consecutivamente, senza un attimo di tregua. Ma il Dio dell SEGHE decise di conceder loro una ricompensa: Due donne con le quali poter chiavare da sera a mattina scordandosi i bellissimi momenti passati a schiantarsi dalle SEGHE.
Ma come tutti sanno il primo grande amore non si scorda mai e fu cosi’ che le SEGHE ripresero a poco a poco piede nella loro vita: si limitarono a scopare solo poche volte l’ anno riprendendo in pieno la loro attivita’ segativa.
La storia finisce in una notte buiae tempestosa quando segandosi fino allo sfinimento esalarono l ultimo respiro con il pene ormai inerte e ammosciato, statue viventi di uno stile di vita, di piacere infinito.
In fede: Bongio Alex

Dedichiamo tutto questo a tutte le donne del mondo, in particolare alle nostre compagne di scuola che con metodi espliciti hanno invano cercato di distoglierci da questa udita passione ricordiamo in breve : Silvia, Marta, Benedetta, Marzia, Giada, Giulia, Adriana, Elene.
Vi ringraziamo con tutto il cuore.
( Vi vogliamo bene, siete state delle amiche stupende, uniche dal punto di vista sessuale)
(questo documento storico culturale di inestimabile valore deve essere conservato accuratamente affinche le loro esistenze non vadano perdute)



Testament

In ce fel Bongio si Alex isi petreceau timpul? Sa va spun acuma: se rupeau de atata facut laba!
Asa a trecut mare parte din adolescenta lor, incercand noi pozitii si noi obiecte pentru a-si procura placere… Cu toate acestea, cei doi prieteni nu au facut niciodata laba impreuna, pentru ca ei erau labagii, dar nu bulangi…
Dar inainte sa va povestim mai departe, trebuie sa avertizam cititorul sau, mai degraba, sa il invitam sa urmeze metodele noastre!
Toate popoarele din lume sa ne urmareasca exemplul, pentru ca acum faptele noastre au ajuns legenda. Dar sa mergem mai departe cu povestea…
Intr-o zi, Dumnezeul Labagiilor i-a invitat pe cei doi in palatul sau prostitutional, ca sa le inmaneze o Diploma de Merit pentru Facut Laba.
Asta pentru ca cei doi voinici s-au masturbat in ultimii ani mai mult decat s-au masturbat toti barbatii de cand e lumea si pamantul!
O asemenea realizare trebuia sa fie sarbatorita fastuos! Iar tinerii au facut o demonstratie de cum fac ei laba in fata multiimii extaziate, intr-un spectacol care la scurt timp a ajuns celebru: Alex si Bongio au stropit cu sperma de jur imprejurul lor timp de mai bine de trei zile, fara sa se opreasca nicio secunda! Dumnezeul Labagiilor a decis sa le inmaneze o recompensa: doua fete superbe cu care cei doi baieti puteau sa se futa de dimineata si pana seara, si uitand astfel de momentele placute din trecut cand si-au aruncat samanta pe fereastra…
Dar cum toata lumea stie ca prima dragoste nu se uita niciodata, incet-incet, cei doi au revenit la vechiul obicei… laba. Astfel s-au limitat sa futa doar de putine ori pe an, in schimb revenind din plin la menirea lor delabagii.
Povestea s-a terminat intr-o noapte intunecata si furtunoasa in care cei doi au facut laba pana in momentul in care si-au dat ultima suflare, cu penisul inert si flasc: “statui vii, a unui stil de viata depravat, de-o eleganta infinita”.
Cu toata inima
Bongio & Alex
Dedicam aceste randuri tuturor femeilor din aceasta lume, mai ales colegelor noastre de scoala, care, cu metode explicite, au incercat in van sa ne distraga atentia de la aceasta suprema pasiune a noastra. Le amintim in fuga: Silvia, Marta, Benedetta, Martia, Giada, Julia, Adriana, Elena.
Le multumim din suflet
(Si le iubim, ati fost niste prietene superbe, unice din punct de vedete sexual…)
(Acest document istoric cultural de inestimabila valoare trebuie sa fie pastrat cu grija pentru ca astfel, amintirea lui Bongio si Alex va ramane mereu vie in constiinta noastra).





(questo documento storico culturale di inestimabile valore deve essere conservato accuratamente affinche le loro esistenze non vadano perdute)

Il primo giorno da solo

12.09.1996

Il primo giono da solo in porto ho fatto conoscenza con Valentin che era il segretario in porto e col capo stazione CFR . Raffaello mi ha lasciato da solo con i miei compiti da svolgere, non mi diede nessuna indicazione di nessun genere, lui se ne torno’ a Bucareste e mi disse ci sentiamo al telefono stase.
Non capivo una parola non sapevo come fare per sapere quando sarebbero e da dove sarebbe arrivata la merce e non sapevo come avrei dovuto controllare la merce: c’era un laboratorio, ma io con chi devo parlare? Come faccio a farmi capire? Come faccio a verificare per non essere fregato? Come si pesano vagoni ed i camion? E dove si pesano?
Provai a chiedere a capostazione, ma io parlavo italiano e lui rumeno: dopo vari tentativi lui riusci a capire che cosa volevo, ma io non capivo nulla di quello che diceva lui, non sapevo neppure come si dice si e come si dice no.
Non sapevo come fare, sono entrato nel panico: come faccio? Se non riesco a saper queste cose stasera non sapro’ cosa dire a Raffaello ! Il mio e’un compito importante e lui si arrabbiera’ ! E poi se sparisce la merce ???!!! E’ colpamia !!!
Alla sera rientrai in Hotel e come accordi mi chiama Raffaello ed io gli seppi dire: “ si sono arrivati 8 vagoni da Lehiu “ e lui mi chiese e che quantita’ e’ arrivata? E la qualita’ come era?
Io non seppi rispondere. Allora lui alzo’ la voce: “ come non lo sai? E allora che cosa ci sei stato a fare? E se hanno rubato la merce? E se la qualita’ non e’ buona? Io rimasi in silenzio .
Raffaello mi disse che al mattino avrei dovuto dirgli tutte le cose e che non si dovra’ piu’ ripetere una situazione del genere.

domenica 17 gennaio 2010

Primo giorno in porto

10.09.1996


Raffaello mi porto’ la porto: il mio compito era quello di controllare tutta la merce: girasole che arrivava con camion e con vagoni, verificare la provenienza la quantita’ e la qualita’ della merce, che successivamente sarebbe stata caricata sulla nave per essere esportata in Italia. Un compito molto importante controllare che la merce non venisse rubata e nel frattempo verificare l”umidita’ e le impurita’. Se anche una piccola parte della merce e’ troppo umida rischia di compromettere l’intero carico di una nave e quindi la perdita di centinaia di migliaia di euro.


Mentre entravamo in porto mi spiego che i vagoni e i camion venivano scaricati e tramite dei nastri veniva depositata all’intreno di chiatte e successivamente, quando avremmo raggiunto la quantita’ necessarie, attraverso delle gru il girasole sarebbe stato trasferito nelle stive della nave.
Entrammo nell’ufficio del capo del porto e mi presento’ al capo del porto come suo collaboratore.
Ero molto lusingato: essere collaboratore di Raffaello per me era motivo di orgoglio.
Io lo ammiravo: un uomo che lavora gia da 4 anni in un paese che per me era sconosciuto, misterioso e affascinante. Lui conosceva perfettamente la lingua, tutti lo conoscevano sapeva come parlare con le per risolvere qualsiasi tipo di problema, cordinava tutto l’ esporto del girasole, riusciva a muovere un porto intero e caricare delle navi. Sembrava un super uomo uscito da un libro di avventure.
Mi disse: “ Alessandro, in Romania si possono fare molte cose, se tu avrai la forza e la volonta di imparare questo lavoro e la lingua, potrai prendere il mio posto perche’ ormai io mi sono stancato di lavorare in Romania. “

Queste parole rimasero stampate nella mia mente. Io ero un ragazzino di 21 anni senza nessuna esterienza di vita, ne lavorativa, che fino a quel momento era sempra tato sotto la protezione di babbo e mamma che pensavano a tutto. Non era mai stato all’ estero, in quel periodo io frequentavo ancora l’Universita’ a Firenze: Agraria Forestale e Ambientale, frequentavo una palestra da anni, avevo finito da pochi mesi una relazione di 2 anni e mezzo con la mia prima fidanzatina , gli amici, ed avevo una forte passione per i bonzai, ne avevo circa 200, una vita senza pensieri dove le giornate erano programmate, la preoccupazione piu’ grande erano gli esami, il resto divertimento spensierato.
Non sapevo che da quel giorno e dopo quelle parole la mia vita sarebbe cambiata.
La prima cosa che mi venne in mente: Saro’ in grado di diventare come lui? Parlare la lingua, fare contratti, comprare cereali, organizzare traspoti con le ferrovie e con i camion, parlare con uomini importanti , direttori di silis per lo stoccaggio, caricare le navi, insomma diventare anche io un uomo che nella vita’ riesce a fare grandi affari in un paese che non e’ il mio, uno che non e’ uno dei tanti, una persona specile .... ???




venerdì 15 gennaio 2010

Sampei

Fin da piccolo mi e' sempre piaciuto adare a pescare, per la prima volta ci sono andato con mio nonno Giulio
e poi come tutti ibambini guardavo i catoni animati ed uno deimiei preferi ti era Sampei....

I cartoni

Quando sono cresciuto ho continuato a guardare i cartoni anmati e tutti i gioni guardavo Ken e poi a scuola con gli amici nei corridoi facevamo come lui




E poi no dimentichiamoci di LUPIN !!!!!

giovedì 14 gennaio 2010

La mia nonna in cariola

Quando ero piccolo la mia nonna andava col carretto ma oggi nel 2010 i tempi sono cambiati

mercoledì 13 gennaio 2010

Vita e morte

Cio che si chiama ragione di vivere e' allo tesso tempo un' eccelente ragione per morire (albert Camus)

Il calcio e i calciatori

Per tutti quelli che dicono che i clciatori fanno una vita dura e piena di sacrifici ,
guardate quest video ...
Questi e' un piccolo documntario sulle origini del calcio.

lunedì 11 gennaio 2010

La masturbazione del maiale

Non riesco a dormire e gira e rigira ho trovato qualcosa di interessante e istruttivo su youtube

mercoledì 6 gennaio 2010

Un' esperienza con un trans

06.01.10

ho trovato questa storiella che mi e' parsa interessante:

LA REGINA DELLA ZONA ERA BAMBI.
PER POTER LAVORARE IN QUELLA ZONA ,AVEVA PAGATO L’EQUIVALENTE DI 50 MILIONI DI LIRE ALLA BENEFATTRICE
IL CURIOSO NON ERA TANTO LA CIFRA ,MA IL FATTO CHE ERA RIUSCIT ? A PAGARE IN DUE MESI.

INSOMMA CONSIDERANDO L’AFFITTO, I VESTITI, IL MANGIARE E LA DROGA ERA UNA VERA E PROPRIA MACCHINA DA SOLDI.
NON STAVA MAI FERMA.
I CLIENTI DILIGENTEMENTE, L’ASPETTAVANO FERMI AI BORDI DELLA STRADA.
UNA SERA, RIUSCII A DARLE UN PASSAGGIO PER TORNARE A CASA
DOPO AVER FAMILIARIZZATO ,LE CHIESI SE LAVORAVA SENZA GUANTO.
RISPOSE CHE LAVORAVA SENZA GUANTO SOLO DI BOCCA; CHE
POI IN REALTA’, DIFFICILMENTE ERA LA BOCCA, MA LA MANO SAPIENTEMENTE RISCALDATA DA UN GUANTO .
QUESTO ERA POSSIBILE , PERCHE’ IL CLIENTE , IN QUEL MOMENTO, IN PRATICA NON CAPIVA + NIENTE .
PER SPIEGARMI LA CONFUSIONE MENTALE DEI CLIENTI, MI FECE L’ESEMPIO, DI QUANDO NON AVEVA ANCORA MESSO LE PROTESI AL SENO.
ALCUNI CLIENTI ANDAVANO CON LEI, PERCHE’ AMAVANO IL SENO GROSSO .
A SENTIR LORO,LEI AVEVA VERAMENTE IL SENO GROSSO
IN REALTA’AVEVA IL SENO COME QUALSIASI ALTRO UOMO.
“MOLTI CREDONO DI FARCI GODERE CON LE LORO PRESTAZIONI
IN REALTA’ NOI GODIAMO SOLO CON I NOSTRI RAGAZZI.
QUANDO SIAMO LI’ PENSIAMO AD UNA COSA SOLA; I SOLDI.”
MENTRE MI DICEVA QUESTE COSE, CAPII QUANTO DISPREZZASSE I CLIENTI .
DA BRAVA COMMERCIANTE ,SI LAMENTAVA DELLA DIMINUZIONE DEL LAVORO.
“PRIMA I RAGAZZI,DOPO IL CALCETTO, VENIVANO CON NOI ; ADESSO SARA’ PER IL CROLLO DELLA BORSA O PER LA GUERRA, MA DI RAGAZZI SE NE VEDONO POCHI.
CI SONO + CHE ALTRO VECCHI MAIALI E MARITI INFEDELI
I MARITI VENGONO CON NOI PERCHE’ POSSONO SCEGLIERE.
SPESSO DURANTE IL VIAGGIO, MI DICONO DI ESSERSI SPOSATI, SOLTANTO PER LA PAURA DI POTER RIMANERE SOLI E NON PER SCELTA.
QUASI TUTTI I CLIENTI, PRIMA DEL RAPPORTO, CHIACCHERANO ININTERROTAMENTE
DOPO ESSERE VENUTI, SI CHIUDONO IN SE STESSI.
FINO AL RITORNO SUL POSTO DI LAVORO, GUARDANO CON DISTACCO, QUELLO CHE E’STATO IL LORO COMPAGNO DI GIOCHI.
COMUNQUE NON MI LAMENTO
SICURAMENTE SONO MIGLIORI I NOSTRI CLIENTI, DI QUELLI CHE PER ANDARE CON DELLE RAGAZZINE, PRENDONO L’AEREO, PENSANDO CHE VIAGGIARE ,PERMETTA DI ESPORTARE LONTANO LA COLPA .
PURTROPPO CONTINUO’ A RUOTA LIBERA ,ADESSO STO’ MALE .
HO LITIGATO CON IL MIO RAGASSO.
SIAMO FIDANSATI DA + DI UN ANNO E ANCORA NON MI HA FATTO CONOSCERE SUA MAMA.”
IL SUO RAGASSO L’ AVEVO CONOSCIUTO.
CHIARAMENTE LEI NON LO SAPEVA
ERA UN UOMO DI UNA CINQUANTINA D’ANNI, DETTO IL FAINA .
A DIR IL VERO, LUI SI VOLEVA FAR CHIAMARE IL GRANDE GATSBY DELLA VERSILIA, PER LA SUA PRESUNTA ABILITA’ NEL BILIARDO.
IL FAINA , ERA PROPRIETARIO UNA DECINA DI ANNI PRIMA, DI UNA NOTA DISCOTECA GAY DELLA ZONA.

ERA STATO COSTRETTO A VENDERLA PER DEBITI DI GIOCO
DOPO LA CESSIONE, SI ERA MESSO A VENDERE ARSELLE SUONANDO AI CAMPANELLI DELLE CASE . ULTIMAMENTE , GRAZIE AI SOLDI DELLA BAMBI, ERA RIENTRATO NEL MONDO DEL GIOCO
IL FAINA ERA SPOSATO .
A SENTIR BAMBI, SUA MOGLIE LA IMPORTUNAVA.
A SENTIR LEI\LUI DOPO AVERLA VISTA, VOLEVA A TUTTI I COSTI FARE DEL SESSO CON LEI\LUI.
MA LEI\LUI CON LE DONNE NON ANDAVA
MENTRE MI RACCONTAVA TUTTO CIO’, MI IMMAGINAVAVO LA MAMMA DEL FAINA IN CHE CONDIZIONI POTESSE ESSERE.
BAMBI ERA UNA ECCEZIONE, PERCHE’ I FIDANZATI DEI VIADOS NORMALMENTE O ERANO MOLTO GIOVANI O MOLTO VECCHI.
I FIDANZATI GIOVANI NEL TEMPO SOSTITUIVANO LE MAMAS (CAFFETT
IGNA), PERCHE’ PER CONTINUARE UN RAPPORTO CHIEDEVANO CONTINUAMENTE REGALI,MENTRE QUELLI VECCHI PERMETTEVANO AI VIADOS DI POTER RALLENTARE NEL LAVORO(IN QUESTO CASO ERANO I TRANS A SPILLARE I SOLDI AL MALCAPITATO)
COMUNQUE SIA UN FIDANZATO ERA INDISPENSABILE PER AVERE UN’ PO D’AFFETTO.
ARRIVAMMO VICINO A CASA SUA .
IN PROSSIMITA’ DEL PORTONE , CON VOCE STENTORIA, MI DISSE CHE PER IL PASSAGGIO MI FACEVA QUALCOSA CON LA BOCA .
SE INVECE VOLEVO FARE L’AMORE IN CASA, MI AVREBBE FATTO UN PREZZO DI CORTESIA.
TUTTO QUESTO PERCHE’ ERO UN TIPO SIMPATICO
BOCCA,DISSI SENZA PORRE INDUGIO
MI CALAI I PANTALONI, CHIUDENDO LE PORTIERE.
SI AVVENTO’ SULL’AGGEGGIO E IN UN BATTIBALENO ESPLETO’ QUELLA CHE PER LEI ERA ROUTINE , MENTRE PER ME RAPPRESENTAVA IL PRIMO RAPPORTO CON UNO PSEUDO UOMO.
ODDIO DI UOMO AVEVA BEN POCO.
PER CURIOSITA’, NDAI A CONTROLLARE SE C’ERA IL PIFFERO.
ANCHE SE PICCOLINO ERA PRESENTE
TORNATO A CASA , MI VENNE UN DUBBIO.
MA CON I RAPPORTI ORALI ,SENZA PROFILATTICO, SI PRENDE L’AIDS.
PENSAI A TUTTE LE TRASMISSIONI DEL PROF. AIUTI.
DA COSTANZO, DICEVA SEMPRE CHE L’AIDS NON SI TRASMETTE CON UN BACIO.
MA CON UNA POMPA, PUTTANA DELLA MISERIA SI TRASMETTEVA?
A CHI LO CHIEDEVO.
POI ,QUESTO AIUTI SECCO COM’ERA, E’ CAPACE CHE ERA MALATO E DICEVA DI BACIARSI PER FAR DIFFONDERE IL VIRUS.
INSOMMA UN PAZZO .
MENTRE MI GUARDAVO ALLO SPECCHIO, MI VEDEVO INSECCHITO E PIENO DI MACCHIE.
RIPROMETTENDOMI LA MATTINA DOPO DI FARE IL TEST , PRESI UN VALERIOCALMA E ANDAI A LETTO.
L’AIDS NON L’AVEVO CONTRATTA.
IN COMPENSO COMINCIAI A CONVIVERE CON VARIE FORME DI CANDIDA.
PERIODICAMENTE, MI PROVOCAVANO ARROSSAMENTI, CON FASTIDIOSI PRURITI NELLE PARTI INTIME.
QUALCHE SERA DOPO, TORNANDO DAL POKER ,PASSAI NUOVAMENTE DALLA STRADA DEL VIZIO .
IL BOMBA AVEVA GIA’ CHIUSO .
NELLE VICINANZE DEL SUO FURGONE, C’ERA UN RAGAZZO.
ILLUMINAVA CON UNA TORCIA UN FOSSO.
HAI PERSO QUALCOSA DISSI.
“ SI RISPOSE .
HO DATO UN PASSAGGIO AD UN TRAVESTITO .
NON APPENA ARRIVATI A DESTINAZIONE , MI HA SFILATO LA CHIAVE DAL CRUSCOTTO DELLA MACCHINA
PERCHE’ VOLEVA IL MIO PORTAFOGLIO.
SE NON GLI AVESSI DATO TUTTI I SOLDI, AVREBBE GETTATA LA CHIAVE NEL FOSSO.
CREDEVO SCHERZASSE
IN REALTA’, AL MIO RIFIUTO, SCENDENDO VELOCEMENTE DALLA MACCHINA, L’ HA VERAMENTE GETTATA .”
SI CAPIVA CHE IL RAGAZZO ERA ALLE PRIME ARMI.
UN MESTIERANTE DEI PASSAGGI A TRAVESTITI, NON SI SAREBBE PRESENTATO CON IL PORTAFOGLIO BELLO IN VISTA
NON SERVIVA.
IN QUEI TRAGITTI, MENTRE LE’ SIGNORINE ‘SONNECCHIAVANO, SI DOVEVA SEMPLICEMENTE ALLUNGARE LE MANI FIN DOVE ERA POSSIBILE
IN QUESTO I VECCHIETTI DI CUI SOPRA, ERANO DEI VERI E PROPRI MAESTRI.
C’ERANO QUELLI CHE NE RIPORTAVANO A CASA 3 PER VOLTE ,METTENDOLI IN MACCHINA IN POSIZIONE DA SPARO OVVEROSIA QUELLO\A ACCANTO A LUI CON IL PISELLO DI FUORI MENTRE GLI ALTRI DUE DIETRO GIRATI CON LA FACCIA VERSO I FINESTRINI PER TOCCARGLI + FACILMENTE LE MELE.
LA CONCORRENZA NEI PASSAGGI,C’ERA SOLO PER IL RITORNO.
QUESTO PERCHE’ PER ARRIVARE AL LAVORO, LE SIGNORINE SI SERVIVANO DI PROFESSIONISTI.
NORMALMENTE ERANO PERSONE IN CASSAINTEGRAZIONE CON FAMIGLIE A CARICO.
IN PRATICA, SENZA ALCUNA LICENZA, FACEVANO I TAXISTI DEI TRANS.
VISTO I RILEVANTI GUADAGNI, ERANO A DISPOSIZIONE 24H SU 24H
AD ESEMPIO PER FARE I 5KM –VIAREGGIO-MIGLIARINO,PRENDEVANO 30 MILA
DI TRANS SULLA STRADA, C’ ERANO DALLE TRE DEL POMERIGGIO ALLE TRE DI NOTTE.
E’ QUINDI FACILE CAPIRE, COME SPESSO QUESTI TAXISTI GUADAGNASSERO + DEI CLIENTI.
CHIARAMENTE TUTTO IN NERO.
ERA COMUNQUE UN LAVORO RISCHIOSO
CI POTEVA ESSERE LA GALERA, PER CHI ABITUALMENTE TRASPORTAVA PROSTITUTE AL LAVORO.
PER POTER FARE QUESTO TIPO DI LAVORO ,BISOGNAVA DIMENTICARSI IN FRETTA ,DEI DISCORSI SENTITI DURANTE I VIAGGI

MENTRE PENSAVO A TUTTO CIO’,CAPIVO CHE IL RAGAZZO ERA IN DIFFICOLTA’
MAI AVREBBE RITROVATO QUELLA CHIAVE.
LO AIUTAI A SPOSTARE LA SUA MACCHINA , VICINO AL CAMIONCINO DEL BOMBA .
GLI DETTI UN PASSAGGIO ,FINO A CASA SUA .
ABITAVA VICINO A LIVORNO.
FACEVA IL RAPPRESENTANTE DI GIOCATTOLI .
FORSE PER L’EMOZIONE, AVEVA UN ALITO TERRIFICANTE .
PER SDEBITARSI DEL PASSAGGIO, MI VOLEVA PAGARE UNA SBOCCHINATA DA CHI VOLEVO.
DISSI CHE ERA MEGLIO SE PAGAVA LA BENZINA.
“DE MI DISSE, ERO NELLA MERDA.
LA MACCHINA E' DI MI PADRE, SAI CHE GLI RACCONTAVO .
MENO MALE SO DOVE TIENE LE CHIAVI DI RISERVA.
ANDA’ COI TRANS PER STRADA E’ TROPPO PERICOLOSO.
SMETTO E COMINCIO’ AD ANDA’ CON QUELLI CHE LAVORANO IN CASA
INIZIO A FA’ IL PORTA A PORTA”.
STRADA FACENDO,PER EVITARE UN INCONVENIENTE SIMILE, MI FECI DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE FISICHE DEL TRANS CAROGNA.
UNA VOLTA PRESE LE CHIAVI, RITORNAMMO A PRENDERE LA SUA MACCHINA
VICINO ALLA MACCHINA C’ERA UN TRANS O PRESUNTO TALE.
CHIEDEVA UN PASSAGGIO.
ERA BELLISSIMO
PORTATO A DESTINAZIONE IL RAGAZZO, LO FECI SALIRE IN DIREZIONE VIAREGGIO.

La catastrofe dei transessuali

06.01.10


L’ esondazione del fiume serchio a pochi km da casa mia ha provocato l’inondazione di una vasta zona nella quale e’ compresa anche ,via Traversagna: famosissima in tutta Italia perche’ durante le ore notturne e’ popolata da bellissimi transessuali che prestano i loro servizzi a centinaia di clienti innamorati.
E ora? Come si fa? Da ormai 2 settimane la strada e’ chiusa perche’ piena d’acqua. Dove sono i trans? Iclienti come fanno??? Saranno impazziti??!!

La befana


06.01.10

La befana vien di notte con le calze tutte rotte !!!!!
Allora la befana esiste !!!!!!!!

lunedì 4 gennaio 2010

Buon anno 2010


04.01.10
Prima di tutto buon anno a tutti.
L’anno 2010 e’ cominciato: a festeggiare la mezzanotte sotto la pioggia, sono andato a Firenze. Il giono dopo ho passato in casa una giornata tranquilla in compagnia delle persone piu’ care e con alcune delle quali ho parlato attraverso internet, una giornata veramente piacevole, anche perche’ ho trovato vecchie foto della famiglia e di quando io ero piccolo, veramente emozionanti:

Ma non riesco a caricare che vogliole foto sul blog !!!