12.09.1996
Il primo giono da solo in porto ho fatto conoscenza con Valentin che era il segretario in porto e col capo stazione CFR . Raffaello mi ha lasciato da solo con i miei compiti da svolgere, non mi diede nessuna indicazione di nessun genere, lui se ne torno’ a Bucareste e mi disse ci sentiamo al telefono stase.
Non capivo una parola non sapevo come fare per sapere quando sarebbero e da dove sarebbe arrivata la merce e non sapevo come avrei dovuto controllare la merce: c’era un laboratorio, ma io con chi devo parlare? Come faccio a farmi capire? Come faccio a verificare per non essere fregato? Come si pesano vagoni ed i camion? E dove si pesano?
Provai a chiedere a capostazione, ma io parlavo italiano e lui rumeno: dopo vari tentativi lui riusci a capire che cosa volevo, ma io non capivo nulla di quello che diceva lui, non sapevo neppure come si dice si e come si dice no.
Non sapevo come fare, sono entrato nel panico: come faccio? Se non riesco a saper queste cose stasera non sapro’ cosa dire a Raffaello ! Il mio e’un compito importante e lui si arrabbiera’ ! E poi se sparisce la merce ???!!! E’ colpamia !!!
Alla sera rientrai in Hotel e come accordi mi chiama Raffaello ed io gli seppi dire: “ si sono arrivati 8 vagoni da Lehiu “ e lui mi chiese e che quantita’ e’ arrivata? E la qualita’ come era?
Io non seppi rispondere. Allora lui alzo’ la voce: “ come non lo sai? E allora che cosa ci sei stato a fare? E se hanno rubato la merce? E se la qualita’ non e’ buona? Io rimasi in silenzio .
Raffaello mi disse che al mattino avrei dovuto dirgli tutte le cose e che non si dovra’ piu’ ripetere una situazione del genere.
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