giovedì 18 febbraio 2010

Missioe nel Desrto del Sahara

dicembre 1994

Il mio babbo, Alberto Barsacchi organizza un volo charter per portare aiuti alla Popolazione Sarawi che vive nelle tendopoli nel Deserto del Sahara. Cosi con un gruppo di volontarri partimmo per 4 giorno per compiere la missione:

Obbiettivi:

1. Portare un carico di generi alimentari
2. Riparare un generatore di corente
3. montare un panello solare ed un apparao per fare l analsi del sangue

Il Sahara Occidentale è un territorio di circa 266000 Kmq che si affaccia sull’Atlantico per un migliaio di chilometri, confina con il Marocco, l’Algeria e la Mauritania. E' in gran parte desertico, ma ricchissimo di risorse minerarie (soprattutto fosfati).

Le coste sono pescosissime. I suoi confini sono convenzionali, poiché seguono in parte l'andamento dei paralleli e dei meridiani, tracciati dalle diplomazie europee in seguito alle decisioni della Conferenza di Berlino del 1884/85.

Per molto tempo le popolazioni che nomadizzavano nel territorio ignorarono questi confini artificiali ma, a partire dagli inizi di questo secolo, sono diventati oggetto di un'attenta sorveglianza da parte della polizia coloniale. Le frontiere divennero allora ben reali per quelle popolazioni ma ancora oggi, sono oggetto di contenzioso, per le particolare vicende legate alla decolonizzazione della regione. La popolazione appartiene al complesso delle tribù Saharawi.

Organizzate da secoli in modo autonomo, con forme proprie di lingua, cultura e organizzazione sociale, nomadi fino a tempi recenti. Prima dell'arrivo degli spagnoli le tribù erano numerose, 40 secondo la tradizione riunite in una confederazione.
Verso la fine del periodo coloniale, il popolo Saharawi appariva già largamente sedentarizzato e urbanizzato, ma sempre attaccato alle proprie tradizioni.
L’origine delle tribù Saharawi si può ricondurre all’immigrazione degli arabi Maquil, provenienti dallo Yemen.

Un lento processo di fusioni ha dato origine alle tribù di cui ancora oggi i Saharawi conservano la memoria e a cui fanno risalire la propria origine. L'arabizzazione, molto intensa in alcune tribù, ha lasciato una traccia profonda nella lingua hassaniya, comune a tutte, molto vicina all’arabo classico.

La religione è l'Islam sunnita, come nella maggior parte del Maghreb. L'organizzazione sociale era basata su un consiglio (Consiglio dei quaranta)che riuniva periodicamente i capi delle tribù per prendere collegialmente decisioni che riguardavano gli interessi della comunità. Tale struttura ugualitaria è stata spesso indicata come riferimento tradizionale della democrazia Saharawi.

La Spagna ra apparsa sulla costa atlantica del Sahara alla fine del ‘400, prima che la conquista dell'America spostasse 1'interesse delle potenze europee verso questo continente.
La conferenza di Berlino nel 1885 riconobbe la sovranità spagnola sul Rio de Oro, ma gli spagnoli cominciarono ad occuparsi del Sahara Occidentale solo agli inizi del nostro secolo, sollecitati dall’avanzata francese in Algeria, Mauritania e in Marocco. Solo con le convenzioni di Parigi del 1900 e 1904 e di Madrid del 19 12 si arrivò alla definitiva delimitazione dei confini del possedimento spagnolo.

In assenza di autorità spagnole, erano i francesi che
si incaricavano di far rispettare i confini. Nel 1934 l’amministrazione spagnola attribuì alla popolazione uno stato civile e un documento di identità con I’introduzione di un visto obbligatorio per la transumanza in territori francesi. Si consolida così nel tempo l’autoidentificazione della popolazione autoctona ed il sentimento dell’appartenenza territoriale al “Sahara spagnolo”, che termina con i confini al di là dei quali occorre il " visto".
Contemporaneamente inizia la formazione di una resistenza Saharawi contro lo sfruttamento e i soprusi coloniali.
Dopo la seconda guerra mondiale, la resistenza Saharawi guarda con speranza in direzione del Marocco che sta rivendicando l'indipendenza. Tra il 1956 e il 1958, molti Saharawi si arruolano nell’Armée de la Liberation che opera nel sud marocchino.
La Francia decide di lanciare un'operazione di pulizia nel deserto per contrastare le rivendicazioni marocchine: coinvolge anche i comandi spagnoli del Sahara Occidentale e riescono per il momento a soffocare le rivendicazioni marocchine e a porre sotto controllo la resistenza Saharawi.

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